Presso la casa famiglia O.A.M.I. , un gruppo di persone con differenti storie e abilità si è
ritrovato dentro la cornice del “ far finta di” e ha costruito incontro dopo incontro un
testo, dei movimenti, delle relazioni sceniche flessibili agli urti degli eventi esterni e alle
resistenze interne.
Il gruppo di teatro formato da alcuni ospiti della struttura, operatrici – operatori,
abitanti del territorio e guidato dall’arteterapeuta dott.ssa Lorella Natalizi, ha avuto come
obiettivo principale quello di costruire la scena drammatica nel migliore dei modi
possibili, mettendo in primo piano la qualità della vita relazione delle persone dopo la
lunga chiusura causata dalla pandemia.
Si è parlato di costruzione drammatica perché nei laboratori teatrali che coinvolgono gli
adulti con differenti abilità, il percorso di drammatizzazione ha più che mai bisogno di
essere avviato, seguito e assistito per poi trovare la giusta conclusione che permetta a
tutti il ritorno dalla realtà delle relazioni di scena a quelle quotidiane portando con sé,
tutte le abilità acquisite durante i mesi del lavoro teatrale.
Una azione teatrale deve raccontare qualcosa e noi in maniera ludica e giocosa abbiamo
inventato, usando le parole dei grandi maestri della scena, uno spazio, dei punti di
incontro e ci siamo dati la possibilità di attingere alle nostre risorse profonde.
